- Identità e firma digitale
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Lo scorso 23 novembre è stato pubblicato sulla BOE Regio Decreto 869/2013, dell'8 novembre, che modifica l'art Regio decreto 1553/2005, del 23 dicembre, che disciplina il rilascio del documento di identità nazionale e dei relativi certificati di firma elettronica. Il regio decreto del 2005 consente ai maggiorenni e ai titolari della piena capacità giuridica di certificare elettronicamente l'identità e gli altri dati personali del titolare ivi contenuti, nonché l'identità del firmatario e l'integrità dei documenti firmati con i dispositivi elettronici firma, nei termini previsti dalla Legge 59/2003, del 19 dicembre, sulla firma elettronica.
Secondo la motivazione del regio decreto 869/2013, diversi organi dell'Amministrazione Generale dello Stato, al fine di ottenere una maggiore tutela dei minori nell'uso di Internet, hanno manifestato il loro interesse perché tutti i cittadini, qualunque sia la loro età, possono provare la propria identità con mezzi elettronici, considerando che il documento di identità elettronico nazionale potrebbe essere il mezzo migliore per questi scopi.
Le modifiche introdotte dal regio decreto 869/2013, tra l'altro, consentono l'identificazione di tutti i cittadini, compresi i minori, per via telematica, riservando nel contempo la possibilità di eseguire la firma elettronica degli atti a persone maggiorenni e che godono della piena capacità di lavorare. In tal senso, all'articolo 1.4 del Regio Decreto è stato aggiunto un comma con la seguente dicitura:
4. Parimenti, il Documento di Identità Nazionale consente agli spagnoli maggiorenni e che godono della piena capacità di creare l'identificazione elettronica del suo titolare, nonché di effettuare la firma elettronica dei documenti, nei termini previsti dalla Legge 59/2003, del 19 dicembre, firma elettronica.
"Nel caso di minori spagnoli, o di coloro che non godono della piena capacità di agire, il documento di identità nazionale deve contenere, unicamente, l'utilità di identificazione elettronica, rilasciato con il rispettivo certificato di autenticazione attivato".
La redazione del Regio Decreto, invece, è stata modificata per agevolare la presentazione da parte dei cittadini sia del certificato che del modulo di registrazione per l'accreditamento del domicilio nei casi di primi rilasci del documento di identità nazionale Il periodo di validità di questo documento è stato ridotto da cinque a due anni quando il richiedente ha meno di cinque anni, fascia di età in cui la fisionomia del suo titolare cambia molto rapidamente, sono state apportate modifiche tecniche al rilevamento delle impronte digitali nei casi dove non possono farlo sugli indici, e sono stati chiariti alcuni aspetti della normativa che, allo stato attuale, potrebbero sollevare dubbi sul significato della stessa.