COA Quante volte hai letto queste sigle? Sai davvero cosa significano? Ma davvero, non basta decifrare i termini che si nascondono dietro ciascuna di esse Amministrazione Aperta della Catalogna, ma cos'è, cosa fa e come svolge le sue funzioni il Consorzio AOC.
Tanto per cominciare, dobbiamo dire che se ancora non lo sai, il Consorzio ha già compiuto diversi trienni, ben 6 su 7, perché nel 2022 il Consorzio avrà compiuto 20 anni di vita. Guardiamo indietro, cosa stava succedendo nel mondo digitale quando è nato l'AOC?
Beh, formalmente potremmo dire che nulla, nonostante i computer fossero stati incorporati nella gestione pubblica, in parte, ancora non si parlava di trasformazione digitale, del concetto innovativo di cambio di modello che oggi viene utilizzato 20 anni dopo, potremmo anche dire che in molti casi il cambiamento si è limitato all'utilizzo dei computer come semplici macchine da scrivere avanzate.
Pensiamo al quadro normativo, all'epoca erano in vigore la tanto attesa Legge 30/1992, del 26 novembre, sull'ordinamento giuridico del settore pubblico e il procedimento amministrativo comune, e la Legge 11/2007, del 22 di giugno, dell'accesso telematico dei cittadini ai servizi pubblici. Tanto meno la successiva riforma del 2015, con la “siamese amministrativa”, la legge 39/2015, del 1° ottobre, sul procedimento amministrativo comune delle pubbliche amministrazioni e la legge 40/2015, sull'ordinamento giuridico del settore pubblico.
Nonostante ciò, negli anni il COA ha accompagnato e anche anticipato le tendenze future nella gestione della transizione digitale, in modo del tutto particolare per gli enti locali. Non dimentichiamo che in Catalogna abbiamo 947 comuni, di cui 336 hanno meno di 500 abitanti. Inutile dire che la carenza di risorse materiali e personali nel municipalismo richiede un modello di governance multilivello che, in questo caso, rappresenta il COA. Lo stress test causato dalla pandemia e dalla rapida generalizzazione del telelavoro e del canale elettronico ne è un buon esempio.
L'elemento distintivo del COA è determinato, in primo luogo, dalla capacità di riunire l'intero settore pubblico catalano, poiché il Consorzio è costituito dalla Generalitat de Catalunya, alla quale è collegata attraverso il Dipartimento della Presidenza, e il consorzio locale per lo sviluppo delle reti di telecomunicazioni e delle nuove tecnologie, Consorci Localret, attraverso il quale gli enti locali catalani partecipano agli organi di governo, e si basa su un modello di governance plurale, in cui sono contemplati i 4 Consigli provinciali della Catalogna e il 41 consigli di contea.
In secondo luogo, per la sua natura prettamente strumentale e specialistica, rispetto ad altri modelli descritti che hanno molteplici obiettivi, mancando, a seguito di conoscenze specialistiche ed esperienze nello sviluppo di soluzioni tecnologiche e nella progettazione di strategie per la trasformazione del modello digitale, ribaltato nella specialità del mondo locale. Gestione professionale e professionalizzata basata sulla gestione dei dati, come dimostrano le diverse linee di azione messe in campo nei 20 anni di attività, la creazione del Indice di maturità digitale (IMD) che ha segnato un evento differenziale rispetto all'approccio adottato dall'AOC, costituendone una buona base per la valutazione delle politiche pubbliche. Ciò che non viene misurato non può essere migliorato.
Attualmente, AOC sta considerando 3 linee ben definite, promuovere l'identità digitale, promuovere l'interoperabilità e facilitare la trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni, senza trascurare uno dei suoi tratti distintivi: l'innovazione basata sulla gestione dei dati. Tra le altre cose, si sta lavorando per promuovere l'uso di robot intelligenti di automazione dei processi (RPA) per risolvere operazioni complesse che coinvolgono diverse organizzazioni. Ad esempio, quando si promuovono iniziative di metaconsultazione automatizzata in Open Way, proprio una delle aree con il maggior potenziale di automazione è la consultazione e l'integrazione di Open Way con le applicazioni di gestione dei file elettronici.
Perché lo sviluppo completo della base dell'amministrazione digitale è un fattore chiave per far progredire la gestione dei dati nel miglioramento dei servizi pubblici, attraverso politiche pubbliche proattive che consentano servizi pubblici di qualità, andando verso la "tayloring" dei servizi pubblici È una linea di lavoro già aperta, come dimostra il progetto Il mio spazio (MyGov) Senza fermarsi ad approfondire le possibilità più avanzate, un esempio, il Metaverso, con la creazione di uno spazio AOC virtuale creato all'interno dei CatVers.
Pensando sempre alla cittadinanza, mettendo al centro le persone. Perché la trasformazione digitale e il modello che AOC ha messo in atto in questi 20 anni non riguarda solo la tecnologia, anche quella. Si concentra sulla garanzia dei diritti digitali delle persone, in cui non esistono cittadini di prima classe e cittadini di seconda classe a seconda della parte di territorio in cui risiedono, del comune in cui si trovano. Perché la trasformazione digitale porta anche all'esercizio dei diritti fondamentali, diritti come l'istruzione, la salute e la giustizia. Non sembra che l'alibi del progresso tecnologico debba essere un ostacolo al suo esercizio.
Come ha detto Gardel, 20 anni non sono niente. Sono passati 20 anni da quando è stato avviato un progetto di innovazione organizzativa per la trasformazione digitale della Catalogna, il Consorci Administración Oberta de Catalunya (AOC). 20 anni che rappresentano un punto di svolta per il momento in cui si compiono, in cui l'elemento digitale si è dimostrato centrale per continuare a costruire una società migliore, e ci permette di rivedere i risultati del modello messo in campo in questo periodo e la sua solidità, ma anche per fermarsi a pensare a disegnare la road map per i prossimi 20 anni, il tempo dirà se nel Metaverso o in altre nuove perturbazioni tecnologiche non ancora conosciute. Non c'è dubbio che l'AOC ci sarà.